In Italia i dati dei furti in appartamento non sono rassicuranti, ma sembrano piuttosto confermarne una continua crescita. Spesso accade di installare un sistema di sicurezza solo dopo che si è subita una effrazione e – data l’emergenza – lo si fa senza valutare prima, con la dovuta attenzione, quali siano i vari modelli presenti sul mercato oppure ci si lascia attrarre dal prezzo economico, rischiando di scegliere un prodotto di scarsa qualità.
Proteggere la propria abitazione è, dunque, importante per vivere con più serenità. Quali sono gli elementi da prendere in considerazione nella scelta di un valido antifurto? Non tutti gli impianti, infatti, sono uguali.
In questo articolo vi proponiamo le 6 più importanti valutazioni preliminari all’acquisto:
1 – Bisognerà innanzitutto considerare le dimensioni della casa e il numero di stanze che la compongono. Partiamo dal modo in cui è strutturato l’edificio da proteggere, se si tratta cioè di un villetta isolata e a piano terra o di un appartamento in un condominio. Nel primo caso sarà infatti necessario installare anche un allarme perimetrale esterno che assicuri la copertura intorno all’abitazione. La soluzione più frequente è quella di un sistema antifurto misto, costituito da telecamere interne ed esterne, sensori perimetrali e volumetrici. Se, invece, dobbiamo proteggere un appartamento, si possono valutare i sistemi di allarme che monitorano i volumi interni. Esistono quelli ad infrarossi che percepiscono il calore e quelli ad onde elettromagnetiche che rilevano il movimento, ma sono in commercio anche impianti di sicurezza che combinano entrambi i sistemi e che risultano, quindi, ancora più efficaci.
2 – L’eventuale presenza di animali. Installare dei sensori PET friendly è comunque utile, soprattutto nei piani inferiori e all’esterno delle abitazioni dotate di giardino. A tal riguardo, è fondamentale la calibrazione dei sensori, per evitare che si attivino per un nonnulla, al passaggio di un qualsiasi animale, procurando frequenti falsi allarmi, con il rischio di sottovalutare poi l’allarme reale.
3 – le ore in cui la casa rimane disabitata.
4 – Altro aspetto da valutare è il cablaggio, cioè il modo in cui le diverse parti del sistema (centralina, pannelli di controllo, sensori) sono collegate tra di loro. Per il cablaggio è ancora una volta determinante la struttura che dobbiamo proteggere. In una stanza dotata di finestre dovremo considerare la necessità di inserire dei sensori nei punti più vulnerabili, mentre in una stanza priva di aperture verso l’esterno essi non sono necessari. I sensori possono essere montati sia sugli infissi sia sulle tapparelle ed esistono anche rilevatori roller da utilizzare nel caso in cui siano presenti tapparelle avvolgibili.
5 – L’alimentazione, che deve garantire il funzionamento dell’antifurto anche in caso di assenza di corrente o di una eventuale manomissione.
6 – Bisogna scegliere, infine, il modo in cui l’antifurto segnalerà l’intrusione di estranei, se con un segnale acustico o con l’attivazione di telefonate.
Gli aspetti da valutare prima di scegliere un antifurto sono dunque molti ed è normale essere impreparati o confusi. Indubbiamente, soprattutto con l’arrivo dei mesi estivi, quando le case tendono ad essere lasciate incustodite più facilmente in occasione delle vacanze, un sistema di allarme offre maggiore sicurezza per la protezione dei propri beni funzionando da deterrente.
Non fatevi cogliere impreparati e prenotate subito una consulenza per conoscere la soluzione più adatta alle vostre esigenze. Se state valutando di installare un sistema di allarme, veniteci a trovare in FerAll e visitate il sito del nostro partner all’indirizzo www.bentelsecurity.com